Nel presente volume, l'Autore analizza la posizione tradizionale del cattolicesimo riguardo la vita - teoria secondo la quale la vita di ogni singolo essere umano innocente è da considerarsi sacra, in quanto dono di Dio -, posizione comunemente accettata dalla maggior parte delle persone nel mondo occidentale, e ne dimostra l'insostenibilità secondo una morale che non sia imposta da un'entità ultraterrena.
In questo breve saggio, il filosofo inglese nota come l'idea che l'essere umano si fa a proposito della morte sia più terribile della morte stessa.
Negli uomini comuni 'la vendetta trionfa sulla morte, l'amore l'ignora, l'onore aspira ad essa, il dolore le si protende, la paura l' anticipa...' (pagina 13). Negli 'spiriti eletti', l' arrivo della morte non causa su di loro 'sensibili cambiamenti'.
'Il morire – conclude Bacone – è tanto naturale quanto nascere', specialmente se il morente abbia raggiunto in vita '...obiettivi e prospettive meritevoli'.
Un libro,agile nella lettura ma molto intenso nei contenuti, scritto da due autorevoli autori-un teologo, il Cardinale Martini, e un medico-chirurgo dei trapianti, il prof. Marino, che affrontano varie tematiche connesse ai diritti delle persone. Spesso appaiono, attraverso i media, conflitti che sembrano insanabili tra il mondo cattolico e la comunità scientifica specialmente in campo sanitario, ma Martini e Marino, attraverso i loro incontri avvenuti tra il 2006 e il 2011, ci propongono un metodo dialogico che si pone in ascolto degli interrogativi delle persone, affrontandoli in modo non dogmatico.
La paura della morte e del suicidio vengono instillate nella testa del popolo ignorante con favole inventate ad hoc da 'una ciurmeria di sacerdoti impostori' (G. Spini, F. Venturi, Dai libertini agli illuministi, in Rassegna storica del Risorgimento, anno XLI, Fasc. IV, ottobre-dicembre 1955, pp. 790-808), interessati soltanto al potere.
Non soffrire è un diritto. Compito della medicina e degli operatori medico–sanitari deve essere quello di umanizzare la pratica della medicina aiutando il malato a non provare il dolore non necessario o quantomeno a diminuirlo fino a renderlo sopportabile, onde far sì che la vita del morente sia migliore.
Nella vita di tutti i giorni, il dolore ha la funzione di avvertirci che qualcosa nel nostro organismo non funziona come dovrebbe. Quando il dolore non è più legato a nessuna patologia, ma diventa esso stesso una malattia a tutti gli effetti, deve esso stesso venir trattato come malattia e curato di conseguenza.
"La morte non cela alcun mistero, alcuna porta: è la fine di una creatura umana"; ma l' essere umano, l'unico essere vivente ad avere la coscienza della propria finitezza, ha da sempre cercato di darle un senso. Norbert Elias, quasi novantenne, getta un lucido sguardo sul modo in cui il dolore e la morte vengono vissuti nella moderna società occidentale. La sua amara conclusione è che la nostra società, seppur molto evoluta tecnologicamente, tende alla rimozione della sofferenza e della morte, fonte di malessere e disagio per chi rimane in vita.
In questo piccolo pamphlet interessantissimo Adriano Sofri affronta il delicato e controverso tema dell’aborto, riutilizzando ed offrendo al pubblico riflessioni proprie e di altri autori ed autrici che risalgono a prima del ‘78, anno di approvazione della Legge 194. Fra gli articoli riproposti anche il noto intervento di Pier Paolo Pasolini, (spesso strumentalizzato e completamente travisato da Ferrara.)
La comunicazione al giorno d’oggi è diventata fonte di grande interesse ed attualità, in quanto ogni singolo evento ad essa collegato tende ad incidere in misura sempre maggiore nella vita di ciascuno di noi, apportando continui mutamenti. Basti, infatti, pensare all’influenza che hanno attualmente televisione, stampa, internet ed altri fonti d’informazione e di comunicazione, che non sono più appannaggio di un’elite, ma patrimonio accessibile a tutti, in qualsiasi momento e luogo.
Giovanni Franzoni, monaco benedettino, ha sempre partecipato al dibattito etico e sociale relativo a temi importanti e cruciali relativi al nostro tempo, adottando un punto di vista non rigidamente cattolico ma più libero ed autonomo.
Questo volumetto tratta uno dei temi oggi molto dibattuti: l’eutanasia.
Anche se è stato scritto qualche anno prima che la cronaca e i giornali riportassero in auge l’argomento, questo risulta inserirsi a pieno titolo sulla scena attuale in quanto porta alla luce una serie di domande e di dubbi capaci di far sviluppare una riflessione approfondita in merito.