Dall'inizio degli anni '80, in Italia, si cominciò a parlare del fenomeno del burnout, iniziando così ad evidenziare il rischio emotivo al quale tutte le professioni d'aiuto possono andare incontro. Nonostante siano svariati i percorsi formativi che i sanitari debbono affrontare, poco o nulla vien fatto per delineare il disagio psicologico che potrebbe nascere a seguito di evento traumatico; in merito a ciò si può parlare di una vera e propria "censura emotiva", dove gli stati d'animo vengono circoscritti, arginati e recepiti come un ostacolo al buon funzionamento del sistema.
Angeli alle fermate è un progetto dell’Associazione Culturale Teatro dei Mignoli realizzato nelle città di Bologna e Genova dal 2007 al 2012 con il sostegno delle rispettive amministrazioni comunali e delle loro politiche sulla sicurezza.
L’autore, Andrea Floppy Filippini, è infermiere di professione, scrittore per “vocazione”, alla sua prima opera letteraria che ha già venduto quasi 1.500 copie, senza appoggiarsi ad un circuito distributivo tradizionale, ma solo grazie al Passaparola dei suoi lettori e sostenitori e alle Librerie ed Esercizi Indipendenti che hanno abbracciato il progetto.
Paula, nata il 22 ottobre 1963, è una ragazza felice, innamorata del marito, appassionata del suo lavoro. La sua è una vita semplice, che non ha niente a che vedere con quella di sua madre Isabel. Due donne, due destini diversi. Improvvisamente Paula si ammala di una malattia gravissima, la porfiria, che la trascina in un coma da cui non c'è ritorno. Isabel accorre al suo capezzale per cercare di trattenerla in vita, o forse per accompagnarla dolcemente verso la fine...
La malattia e la morte della madre. Questo è ciò che registra la scrittrice, in un diario che copre un mese di realtà ospedaliera. Con l'avanzare del male, il mondo esterno perde sempre più consistenza, fino a scomparire. Rimane solo la camera d'ospedale in cui tre donne, la madre e le figlie, continuano a combattere una guerra che è impossibile vincere.
Un grande medico che diventa paziente, una malattia devastante che nei paesi sviluppati è la prima causa di invalidità, un racconto che porta alla definizione di una nuova sanità, più umana e meno influenzata da business e burocrazie. Gianni Bonadonna, oncologo di fama internazionale, sfoglia il diario di una lunga e difficile riabilitazione dopo un ictus che rischiava di condannarlo al silenzio e all'immobilità.
La vita di Glenys Carl viene sconvolta all'improvviso, e per sempre, per colpa di una telefonata nel mezzo della notte. Il figlio Scott, che si trova all'altro capo del mondo, ha avuto un tragico incidente e ora giace in coma in un letto ospedaliero. Mentre lotta per ottenere i documenti necessari per arrivare in tempo in Australia, Glenys non può immaginare che quella è soltanto la prima della tante battaglie che dovrà sostenere per salvare il figlio. «Con le lacrime agli occhi cingo le mie braccia intorno a lui. "Va tutto bene, Scotty", gli dico con voce ferma. "La mamma e qui.