La perdita di una persona cara è un'esperienza sconvolgente. Da un momento all'altro ci troviamo in balia di sentimenti intensi, contraddittori, inconfessabili, o in una spaventosa paralisi emotiva. Vengono messi in discussione i nostri punti di riferimento e le strutture su cui basavamo la nostra esistenza. Siamo disorientati, temiamo per la nostra salute mentale e i consigli che riceviamo non sono d'aiuto. La dottoressa Sibylle Krüll presenta l'elaborazione del lutto come un processo che non va subito passivamente, ma attraversato in maniera attiva e consapevole.
L'autrice, ripercorrendo le tappe fondamentali della propria vita - dedicata agli studi sulla morte e alla cura dei malati terminali - conferma la tesi che l'ha resa famosa: esiste la vita dopo la morte, la morte è l'esperienza più importante della vita ed è possibile affrontare questo "passaggio" con serenità.
Nel campo della ricerca sulla morte, la dottoressa Elizabeth Kübler-Ross si è meritatamente conquistata grande fama. Le innumerevoli ore che trascorse accanto ai pazienti allo stadio terminale le consentirono di fare scoperte in seguito confermate da altri ricercatori, ormai patrimonio acquisito di questo campo di studio.
Il volume affronta le molte questioni etiche legate al trattamento dei malati in situazioni critiche. Come si determina un livello "accettabile" di qualità della vita per il paziente? E' "giusto" mantenere in vita un organismo ad ogni costo? In che misura il malato ha il diritto di dare indicazioni sui trattamenti cui desidera essere eventualmente sottoposto nello stadio finale della vita? Rifacendosi all'esperienza di altri paesi, l'autore pone le domande, illustra i problemi e cerca le possibili risposte a una sfida morale che è ormai contrassegno del nostro tempo.