Il prossimo giovedì 7 giugno, presso l'Auditorium dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, avrà luogo la presentazione del libro "Credere e conoscere", scritto a quattro mani dal Cardinale Carlo Maria Martini e dal Senatore Ignazio Marino, curato da Alessandra Cattoi, ed edito da Einaudi, un evento organizzato dall'Associazione GR.E.CA.LE. e dalla Fondazione FILE. Nell'occasione sarà presente il Prof. Senatore Marino - esponente del mondo scientifico che negli ultimi anni alla sua attività di medico e ricercatore ha aggiunto un impegno politico in prima fila, incentrato sui problemi della sanità e della bioetica - ad illustrare le tematiche analizzate nel volume.
In occasione del decennale della sua nascita, la Fondazione FILE ha organizzato presso l'Auditorium dell'Ente CRF, in Via Folco Portinari 5/R a Firenze, tre incontri rivolti alla città di Firenze per promuovere una riflessione sui temi del "fine vita", attraverso tre differenti prospettive: spirituale, sociale e culturale. Il prossimo appuntamento in programma, l'ultimo della serie, dal titolo "Beautiful death. Le immagini della morte", è previsto per il prossimo 24 maggio, alle ore 16.30, e sarà sviluppato dal Prof.ssa Donatella Lippi, docente di storia della medicina presso l'Università degli Studi di Firenze. L'incontro è rivolto a tutti gli interessati e la partecipazione è gratuita.
Riportiamo di seguito un interessante e particolare riflessione del dott. Andrea Lopes Pegna in merito al rapporto fra i medici, i pazienti e i loro familiari.
Partendo da alcune domande: l'architettura può curare il cancro? possono gli edifici far star meglio? Lo spazio può far guarire? Edwin Heathcote sulle pagine del Financial Times affronta il tema dell'architettura per gli Hospice.
Gettando uno sguardo al passato a come i greci già nell'antichità vedevano l'aerchitettura legata ai luoghi di cura, fino alle strutture di oggi, Edwin riflette su come tali edifici ad un certo punto hanno subito una metamorfosi in negativo per poi approdare oggi ad una loro rivisitazione.
In Italia, in maniera differente, che nel resto d'Europa il dibattito sullo spazio del potere individuale nel governo della vita e del fine vita è particolarmente acceso. Un'importante evoluzione giurisprudenziale partita dai Tribunali di merito e giunta sino alla Corte Costituzionale è già intervenuta, ridefinendo il principio stesso di autodeterminazione nel nostro paese. E' questo il tema che alcuni tra i più noti esperti della materia affrontano dal punto di vista medico, filosofico, sociologico e giuridico nel libro: "Nascere o morire quando decido io" a cura di Gianni Baldini e Monica Soldano con introduzione di Stefano Rodotà.
La persona, l'essere umano possessore del libero arbitrio, malata o sana che sia, paziente su un letto d'ospedale, in stato vegetativo, di minima coscienza o in coma. E' intorno a lei, e solo a lei, che deve ruotare il dibattito sul testamento biologico, e solo a lei deve essere dedicato. E' l'invito degli accademici dei Lincei che hanno organizzato una due giorni dedicata al biotestamento invitando a deporre le armi ''ideologiche'' e prendersi una pausa dalle feroci discussioni che hanno contraddistinto l'iter parlamentare del disegno di legge sulle Dat, ancora fermo, in terza lettura, in commissione Sanità del Senato, dalla prima approvazione il 26 marzo del 2009.
Esce oggi il primo numero di Laborcare Journal, rivista legata al nostro sito ed approfondimento periodico di molte tematiche da noi trattate.
Il disegno di legge sul testamento biologico, ''approvato alla Camera, attende l'auspicabile sì del Senato''. Lo ha ricordato il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, card. Angelo Bagnasco, nella prolusione con cui ha aperto i lavori del Consiglio Permanente della Cei.
Il Centro Antea di Roma organizza per l'anno 2012 una serie di corsi ed eventi di formazione.
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Anche la Russia cambia il suo approccio alle cure di fine vita, infatti, entro la fine dell'anno verranno inaugurati due hospice. Questo è quanto annunciato sulle pagine online di Russia Oggi di cui, di seguito, riportiamo la notizia.