Beppino Englaro scrive una lettera aperta, pubblicata oggi su La Repubblica, in cui parla della "fine di un incubo", della sua lotta che continua ancora e della sua decisione nel chiedere una legge che regoli il fine-vita.
Clicca qui per leggere la lettera.
Pubblichiamo in allegato l'editoriale Cogito Ergo Sum presentato su The New England Journal of Medicine.
Pubblichiamo in allegato l'abstract dell' articolo Willful Modulation of Brain Activity in Disorders of Consciousness presentato su The New England Journal of Medicine.
Rifarebbe tutto di nuovo, "senza cambiare una virgola". Non ha dubbi, Beppino Englaro, il papà di Eluana, la donna morta il 9 febbraio 2009 nella clinica La Quiete di Udine dopo un calvario durato più di 17 anni, che l'anno scorso è terminato tramite un provvedimento della magistratura che ha permesso l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiali che la tenevano in vita dal 18 gennaio 1992, da quando cioè si schiantò in auto e scivolò in una sorta di "vita-non vita".
Mina Welby domani sarà a Modena, invitata dall’associazione Libera-Uscita per partecipare all’iniziativa su testamento biologico e autodeterminazione terapeutica, organizzata insieme al Dipartimento di Scienze del linguaggio e della cultura dell’Universitàdi Modena e Reggio Emilia e al Comitato Articolo 32 per la libertà di cura (che comprende, oltre alla stessa Libera-Uscita, anche Arci, Cgil, Udi, Uaar, Anpi e Auser).
La giunta di Palazzo Vecchio l'ha approvato all'unanimità. Lo gestirà l'Anagrafe, l'iscrizione sarà gratuita. Così i medici potranno conoscere le ultime volontà dell'ammalato.
Clicca qui per leggere l'articolo di Ernesto Ferrara pubblicato su La Repubblica Firenze.it del 7 febbraio 2010.
Il Sottosegretario al Ministero della Salute, Eugenia Rocella, a Udine, ha affermato "Pensiamo di approvare il ddl sul testamento biologico entro l'estate, perchè in Italia, come abbiamo promesso, non devono più esserci casi Eluana".
Sulle pagine de L'Unità del 6 febbraio 2010 il Sen. Ignazio Marino ripercorre velocemente la strada fatta fino ad oggi dal testo di legge sul testamento biologico, ancora in discussione alla Commissione degli Affari Sociali della Camera, fino all'auspicio di un'apertura verso questo.
Riportiamo di seguito quanto da lui scritto.
Circa 500 italiani in stato vegetativo o di minima coscienza, di tutte le età. E ancora circa 450 persone che si prendono cura di loro ogni giorno, oltre 600 operatori, 75 centri distribuiti su tutto il territorio nazionale e 35 associazioni e federazioni di familiari. Sono i numeri del maxi studio in corso in Italia.
Un'indagine della Angus Reid Public Opinion rivela che la gran parte dei britannici è favorevole all'eutanasia e al suicidio assistito.