Le persone ricoverate in ospedale desiderano la presenza di persone care (42%) e sentire meno dolore (38%), avere informazioni sulle terapie (34%) e non essere di peso ai familiari (34%). Sono questi i risultati del quarto studio "sul vissuto di sollievo negli ospedali italiani" promosso dalla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, presentato in occasione della nona Giornata Nazionale del Sollievo.
La Commissione Affari sociali della Camera ha dato il via libera al Ddl sul testamento biologico. Il provvedimento è stato approvato a maggioranza, con il voto favorevole di Pdl e Udc e con quello contrario di Pd e Idv e dopo aver ottenuto l'approvazione del Senato nel corso del 2009 dovrebbe arrivare nell'Aula di Montecitorio tra giugno e luglio.
La legge sul dolore approvata il 9 marzo scorso prevede che nella cartella clinica venga introdotto un parametro che "misura" l'intensità del dolore: il medico dovrà chiedere al paziente se ha dolore e di quale intensità per agire con l'impiego della terapia analgesica - compresa quella con oppioidi - più adatta a lenire quello specifico dolore (di qualunque natura esso sia, post operatorio, collegato ad accertamenti diagnostici invasivi, fino a quello legato alle patologie croniche).
Una ricerca condotta dal Dipartimento di Psichiatria dell'Università di Taipei rivela come i pazienti terminali spesso fanno ricorso a metodi violenti per terminare la loro esistenza non potendo più attendere forme interventive e legalizzate da parte dello stato, come l'eutanasia.
Sulla rivista scientifica Bioethics, due ricercatori dell'Università di Oxford, Wilkinson e Savulescu, esperti di bioetica, hanno proposto di legalizzazione dell'eutanasia volontaria non solo per rispettare la volontà dei pazienti e alleviare le sofferenze, ma anche per sopperire alla cronica deficienza di organi da trapiantare.
Il 12 maggio la Commissione Affari Sociali della Camera ha approvato il ddl sul testamento biologico, terminando nella stessa giornata l'esame degli ultimi due articoli, sui 9 totali di cui è composto il testo.
Nel South Australia, il parlamentare indipendente Bob Such (medico chirurgo), ha annunciato che presenterà una proposta di legge per legalizzare l'eutanasia volontaria.
Il 56% degli oncologi italiani si è sentito chiedere almeno una volta dai propri pazienti terminali di accorciare le loro sofferenze. Accanimento terapeutico, testamento biologico, direttive anticipate sono problemi concreti, quotidiani, nei reparti in cui si curano i tumori ma solo 4 medici su 10 si sentono adeguatamente informati su come gestire le questioni del “fine vita”.
Il dottor De Monte e sua moglie, che hanno accudito la Englaro fino alla fine, raccontano la loro esperienza.
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Sul n. 15 di Sanità Toscana del 20-26 aprile è stato pubblicato un articolo di Alessandro Mugelli, dell'Università di Firenze e Andrea Messeri, dell'AOU di Careggi, in merito alle cure anti-dolore.
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