Anche se le cure palliative sono state introdotte in Italia trent'anni fa, una legge apposita è stata approvata solo nel 2010 (Legge 38). ''L'accesso a queste cure deve ora essere reso possibile ogni anno a tutti i 250 mila nuovi malati, dei quali circa 40 mila solo in Lombardia, che hanno necessità di risposte adeguate, integrate e continue ai bisogni sanitari, sociali, affettivi ed economici che caratterizzano le malattie inguaribili, sia oncologiche che non''.
E' possibile scaricare il terzo numero di Laborcare Journal, rivista legata al nostro sito ed approfondimento periodico di molte tematiche da noi trattate.
A Torino polemica tra l'Assessore e i cittadini sul blocco dell'accesso all'Hospice, considerato luogo improprio di assistenza per le cure di fine vita. Una bambina gli spiega il valore delle cure palliative. Riportiamo entrambi gli articoli e la risposta dell'Assessore.
La cenere di un defunto trasformata in un diamante da portare con sè, questa è la nuova sepoltura "alternativa", che arriva dalla Svizzera e a cui anche gli italiani da alcuni anni stanno cominciando a ricorrere. Infatti attraverso un procedimento chimico in laboratorio il carbonio contenuto nelle ceneri del defunto diventa una pietra preziosa.
Sulle pagine del New York Times Bill Keller, columnist della nota testata, racconta gli ultimi giorni di vita di suo suocero, ricoverato in una struttura che aderisce al Liverpool Care Pathway for the Dying Patient, un percorso di assistenza concepito negli anni Novanta a Liverpool in un istituto di cura per tumori come alternativa più umana all'accanimento terapeutico praticato su pazienti ormai prossimi alla morte. Non eutanasia, ma rispetto per il malato, cure soft contro l'accanimento terapeutico.
Può illuminare la mente di ambienti politici e religiosi la lettera della nipote, avvocato, del Cardinal Martini, riguardante le scelte concordate sull'autodeterminazione, pubblicata su Il Corriere della Sera il giorno successivo i funerali?
Sulle pagine online de Il Fatto Quotidiano Luigi Franco parla dell'iter che la città di Milano sta intraprendendo per l'istituzione del registro dei testamenti biologici.
Nei giorni scorsi si è spento il cardinale Carlo Maria Martini, cardinale per 22 anni della diocesi di Milano, che da sedici anni combatteva contro il morbo di Parkinson e aveva rifiutato l’accanimento terapeutico. Una scelta che non sorprende se si pensa all’ "uomo" che l’ha fatta, ma che potrebbe scatenare polemiche per quello che è stata la sua vita e il suo ruolo.
Sulle pagine online di affaritaliani.it del 24 luglio 2012 viene segnalata la situazione attuale in merito al testamento biologico nel nostro paese dove negli ultimi due anni migliaia di italiani hanno attivato questa pratica di autodeterminazione, mentre la proposta di legge sul testamento biologico giace ferma in Senato da quasi un anno.
E' possibile scaricare il secondo numero di Laborcare Journal, rivista legata al nostro sito ed approfondimento periodico di molte tematiche da noi trattate.