Pubblichiamo una breve, ma significativa rassegna stampa sul convegno nazionale della Consulta di Bioetica tenutosi e conclusosi nei giorni scorsi a Milano.
Iniziare a lavorare in maniera concreta, attraverso un tavolo operativo, per inserire il testamento biologico nella carta sanitaria elettronica di ogni cittadino toscano, prevedendo, ad esempio la dichiarazione di volontà alla donazione di organi e tessuti, quella di essere cremato, o la forma del commiato funebre desiderata.
In merito allo spot sull'eutanasia l'Agcom, l'autorità per le garanzie sulla comunicazione, ha deciso di attendere prima di prendere posizione in merito all'episodio che, nei giorni scorsi, ha creato molto clamore sulle pagine stampate.
Sulle pagine de L'Avvenire di oggi, 10 novembre 2010, si è spostata la polemica legata allo spot lanciato dai Radicali in merito all'eutanasia.
Riappropriarsi della parola "eutanasia"e chiedere "semplicemente il rispetto delle scelte individuali" è il senso della nuova "provocazione" dei Radicali, che ieri hanno presentato uno spot "pro-eutanasia".
Al festival del cinema di Roma ha fatto capolino il tema dell'eutanasia attraverso la black comedy "Kill me please" di Olias Barco.
Una firma per agevolare il lavoro di chi lotta contro il dolore e la sofferenza.
Stasera, mercoledì 3 novembre, alle ore 21.00 sul canale CURRENT TV (piattaforma Sky n° 130 ), verrà trasmessa l'inchiesta "SUICIDIO ASSISTITO", che tratterà anche i casi Welby ed Englaro con interviste a BeppinoEnglaro, Mina Welby e Mario Riccio.
Su Toscana Sanità è stato pubblicato il testo dell'indagine sulle terapie intensive aperte svolta dalla regione Toscana su proposta del gruppo di studio permanente della Commissione Regionale di Bioetica sull'Etica delle cure di fine vita. Condotta dalla Dott.ssa Valdambrini la ricerca ha evidenziato criticità e punti di forza nel difficile percorso di apertura delle Terapie Intensive toscane a due anni di distanza dalle raccomandazioni regionali.
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Su Il Corriere della Sera.it di oggi Alessandra Arachi ripercorre la storia di Anna, che un mese fa è morta in un ospedale olandese, come la donna aveva chiesto e scritto sul suo testamento biologico.
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