Pubblichiamo "il libro bianco sugli stati vegetativi e di minima coscienza" del Ministero della Salute.
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Sulla rivista Minerva Medica nel mese di maggio sono stati pubblicati, nella sessione anestesiologica, due articoli in merito ad aspetti differenti del fine vita. Il primo articolo, Laws can be unetichal ondotto da P. M. Suter, appartenente al Centre Médical Universitarie, dell'Università di Ginevra prende in esame la legge e la sua eticità. Il secondo, End of life in Intensive Care Unit condotto da N. Zamperetti, P. Piccinni del Dipartimento di Anestesia e Cure Intensive dell'Ospedale San Bortolo di Vicenza, invece analizza le cure di fine vita nelle unità di cure intensive.
Il General Medical Council (GMC) – l’equivalente britannico della Federazione degli Ordini dei Medici – ha pubblicato le nuove linee guida sul fine vita. Il documento “Treatment and care towards the end of life: good practice in decision making”, emanato a maggio, è entrato in vigore il 1° luglio 2010.
Il dolore per la donna non è più un tabù tra le eccellenze della salute femminile premiate con i "Bollini Rosa". Qui la situazione è in grande miglioramento, soprattutto dopo l'approvazione della legge sulle cure palliative lo scorso 15 marzo, e la maggioranza dei reparti ospedalieri in queste strutture è particolarmente attenta alla cura del dolore al femminile: nell'85% la valutazione del dolore è una routine, in otto ospedali su dieci esiste un programma organico di terapia antalgica, in sei su dieci si trova personale dedicato alla gestione e alla prevenzione del dolore.
L'Italia risulta essere il fanalino di coda per l'uso di farmaci oppioidi contro il dolore cronico. La spesa procapite ammonta a soli 0,83 euro contro i 2,06 euro della Spagna, i 2,83 della Francia, 3,97 dell'Inghilterra e 8,68 della Germania.
A metà giugno gli Ordini dei medici di 14 province - Bologna, Catania, Ferrara, Latina, Lodi, Lucca, Messina, Milano, Palermo, Pavia, Potenza, Rimini, Roma e Trieste - hanno costituito un Gruppo di studio per approfondire le conoscenze sullo stato di coscienza variamente rilevabile nelle persone in stato vegetativo.
Sulla rivista scientifica Evaluations and the Health Professions è stato pubblicato uno studio restrospettivo dell'Ospedale universitario di Bruxelles, che ha esaminato i consultori nati a seguito della legge sull'eutanasia approvata in alcuni paesi.
Nel corso della passata settimana e dopo le lunghe polemiche ed i molti interrogativi sorti a seguito del "caso di Eluana Englaro", alcuni ordini dei medici, quali quelli di Bologna, Palermo, Roma, Catania e forse anche Milano, hanno deciso di iniziare uno studio sugli stati vegetativi.
Le persone ricoverate in ospedale desiderano la presenza di persone care (42%) e sentire meno dolore (38%), avere informazioni sulle terapie (34%) e non essere di peso ai familiari (34%). Sono questi i risultati del quarto studio "sul vissuto di sollievo negli ospedali italiani" promosso dalla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, presentato in occasione della nona Giornata Nazionale del Sollievo.
La legge sul dolore approvata il 9 marzo scorso prevede che nella cartella clinica venga introdotto un parametro che "misura" l'intensità del dolore: il medico dovrà chiedere al paziente se ha dolore e di quale intensità per agire con l'impiego della terapia analgesica - compresa quella con oppioidi - più adatta a lenire quello specifico dolore (di qualunque natura esso sia, post operatorio, collegato ad accertamenti diagnostici invasivi, fino a quello legato alle patologie croniche).