Oggi, si tende a vivere la "non-guarigione" delle persone, la cui salute è irrimediabilmente compromessa, come un fallimento della medicina, senza considerare, invece, che le cure rivolte a questi malati rappresentano una conquista e una grande prova di civiltà.
Anche quest’anno ARS Toscana ha ritenuto necessario mantenere fede all'impegno annuale di aggiornare alcuni indicatori che ci permettono di capire quanto i cittadini toscani con una storia clinica di tumore o di malattia cronica, giunti al termine della loro vita, vengano presi in carico dalla rete delle cure palliative e quanto i servizi attivino percorsi adeguati, tempestivi ed efficaci.
Una telefonata ha scosso il torpore di queste strane giornate: “È morto Andrea”!
Andrea Lopes Pegna, Presidente dell’Associazione Gr.E.Ca.Le, era per noi di Laborcare una presenza costante e un importante punto di riferimento. Il Sapere, la profondità di Pensiero e la Sensibilità ai temi legati alle Cure alla fine della vita hanno nutrito, numero dopo numero Laborcare Journal.
La SIAARTI insieme a Aniarti, SICP e SIMEU hanno creato un documento intersocietario destinato a tutte le realtà assistenziali in cui vengono gestite persone affette da CoViD19, in particolare se con quadri clinici instabili.
A dieci anni dalla Legge 38/2010 e in piena emergenza sanitaria, un documento intersocietario SICP, SIAARTI e FCP chiede alle Istituzioni di prevedere urgentemente per i pazienti gli specifici protocolli di cure palliative e di inserire la figura del palliativista nelle Unità di Crisi regionali e locali.
Segnaliamo l'articolo di Laura Tonon pubblicato ieri, 27 aprile sulle pagine dell' "Internazionale".
Nell’ambito della pandemia Covid-19 il sistema sanitario è stato sottoposto ad una pressione enorme. Il Comitato Nazionale di Bioetica ha preso in esame il problema dell’accesso dei pazienti alle cure in condizioni di risorse sanitarie limitate.
Il 2019 è stato l'anno di celebrazione del 70° anniversario dalla nascita della Repubblica Popolare Cinese, avvenuta il 1° ottobre 1949. Per 70 anni, il Partito Comunista Cinese ha guidato il popolo di tutti i gruppi etnici, in tutto il paese. Al 北京展览馆 (beijing zhanlanguan), centro espositivo di Pechino, è presente un'esposizione che riproduce accuratamente, anno per anno, la storia del paese. Dopo aver attraversato le numerose stanze dal 1949 al 2019, ci si imbatte in una frase apposta su una delle pareti finali del museo “人民有信仰,民族有希望,国家有力量” (renmin you xinyang, minzu you xiwang, guojia you liliang) “il popolo ha fede, la nazione ha speranza e il paese ha forza”. A gennaio ho ripensato a queste parole, che oltre a suscitare qualche domanda, avevano acceso la curiosità di vedere come la Cina fosse in grado di completare questa opera in futuro. Adesso, sono consapevole che una parte di quel futuro è indissolubilmente legata all’Italia e al mondo intero e vorrei fare un salto in avanti per sapere quale sarà il prossimo tassello da appendere nell'esibizione, ma soprattutto, nella vita reale.
È passato quasi un mese da quando le Autorità ci hanno imposto di stare a casa per il bene nostro e di tutti, per ridurre il contagio da Covid-19. E noi abbiamo dovuto capire che un essere minuscolo e invisibile -questo coronavirus- (che i più piccoli raffigurano come un mostriciattolo) ha potuto cambiare le sorti del nostro universo.
Riportiamo quanto espresso in una “lettera aperta indirizzata alle cittadine e ai i cittadini, con particolare riferimento alle autorità competenti”da “un gruppo di teologhe e teologi evangelici e cattolici affinché nessuno muoia nella solitudine, nemmeno nel pieno dell’emergenza coronavirus.” Ecco il testo integrale della lettera.*