Segnaliamo due notizie uscite nei giorni scorsi sui principali quotidiani. La prima riguarda la possibilità, introdotta dall'Azienda Sanitaria di Firenze, far entrare nei tre principali hospice cani e gatti per stare vicino al loro padrone malato terminale. La seconda riguardante i malati di Alzheimer.
Nei giorni scorsi il presidente Napolitano si è espresso in merito all'eutanasia, "tirando le orecchie" alle Camere poichè in fase di stallo in merito a questo argomento spinoso, ma di grande interesse. Riportiamo di seguito l'intervento del Presidente e due articoli usciti dopo l’appello di Napolitano. Il primo di Caterina Pasolini “La prima proposta nel 1985, poi altre dieci tutte affossate. Neanche il calvario di Eluana ha smosso il palazzo” (Repubblica 19.3.14) e il secondo di Carlo Flamigni “Il senso della vita e il rispetto della dignità”(Unità 19.3.14)
Segnaliamo l'articolo di Simonetta Fiori e Caterina Pasolini che raccolgono le parole di chi ha visto i propri cari decidere di morire.
Dove finiscono le cure e inizia l’accanimento per i nati prematuri? Questo il dilemma dei danni neurologici permanenti e non solo. A questa domanda prova a rispondere sulle pagine de La Stampa di oggi Mario De Curtis, Pediatra e prof. di pediatria presso l'Università La Sapienza.
"Approvare una legge che autorizza l’eutanasia per bambini o adolescenti è una scelta che non possiamo condividere. Non possiamo condividerla in particolar modo come pediatri, impegnati a tutelare sempre la salute dei bambini, soprattutto di quelli più fragili e con malattie croniche, complesse e causa di disabilità”. Questo è quanto afferma, sulle pagine di Quotidiano Sanità, il Presidente della Società italiana di pediatria (Sip), Giovanni Corsello, in merito all’approvazione definitiva in Belgio della legge che consente l’eutanasia anche a minori di 18 anni.
Su Redattore Sociale nei giorni scorsi è stato pubblicato un articolo sull’inchiesta di Altraeconomia sui malati cronici non autosufficienti in Italia (almeno un milione) che non sempre riescono a ricevere le cure previste dalle legge e sulle difficoltà delle famiglie lasciate sole dallo stato, nell’assistere i propri cari, tra disinformazione, raggiri e torti subiti.
Ieri, in occasione della XXII Giornata Mondiale del Malato, alla presenza di rappresentanti delle Istituzioni, delle Comunità religiose e delle Associazioni di Volontariato il Policlinico Gemelli ha presentato la propria “Policy per l’accoglienza delle differenze e specificità culturali e religiose”, legata al riconoscimento dell’importanza del rispetto delle radici culturali, della spiritualità e delle diverse appartenenze religiose di ciascun individuo, e delle persone malate in particolare. Il documento è stato elaborato su impulso del Centro Pastorale dell’Università Cattolica di Roma e della Direzione del Policlinico, alla luce delle Raccomandazioni per gli operatori sanitari delle strutture ospedaliere e territoriali della Regione Lazio, promosse dalla ASL RME.
Segnaliamo l'intervista fatta a Beppino Englaro da Tommaso Cerno e pubblicata su L'Espresso del 6 febbraio 2014. Il 9 febbraio 2009 sono passati, infatti, cinque anni dalla sua morte, dopo 17 anni in stato vegetativo, senza che la politica abbia ancora fatto una legge sul biotestamento e senza che nulla sia cambiato.
Segnaliamo l'uscita su Quotidianosanità.it l'articolo di Adele Lapertosa, dove si parla di una ricerca condotta da Eupolis Lombardia per conto della presidenza del Consiglio regionale. La Lombardia, infatti, presenta il sistema più capillare, complesso e integrato per quantità e qualità di Italia, ma necessita di nuovi standard assistenziali omogenei e di un modello di accreditamento orientato al possesso di potenzialità erogative globali e non settoriali. A partire dall'assistenza ai non oncologici e ai bambini.
Segnaliamo la risposta degna di nota, di qualche mese, di Umberto Galimberti nella sua rubrica su La Repubblica "Lettere a Umberto Galimberti".