Il pensiero della morte è estraneo alla nostra cultura ed in più, è energicamente rifiutato grazie ad una sorta di rimozione psichica, in cui tutto ciò che evoca dolore, viene occultato, generando il motto comune di “vivere la vita come se la morte non esistesse”.
Considerando l’influenza della cultura sulla società e sull’individuo è importante iniziare con il considerare la medicina un sistema culturale e sociale, ciò significa che non costituisce solo sistemi di significato e di norme comportamentali, ma anche a significati e norme che sono connessi a particolari relazioni sociali e contesti istituzionali. Kleinman descrive un modello di tipo ecologico che connette fattori esterni (sociali, politici, economici, storici, epidemiologici e tecnologici) a processi interni (psicofisiologici, comportamentali e comunicativi).
Coma e stato vegetativo: un problema scientifico, etico e sociale. La "Giornata dei risvegli per la Ricerca sul coma: Vale la pena", che l'associazione di volontariato ONLUS "Gli amici di Luca" promuove il 7 ottobre di ogni anno, propone su questi temi momenti di riflessione. Il libro raccoglie alcune tra le più importanti esperienze nel settore, in Italia e all'estero, con le relazioni di studiosi e operatori intervenuti al convegno "Coma e stati vegetativi, percorsi di assistenza" (Bologna, 5-6 ottobre 2001).