I problemi etici posti dalle relazioni tra ambiente, salute, rischi, costi, benefici, prevenzione, cautela sono affrontati in capitoli che sono stati oggetto di altrettanti articoli sulla rivista dell'Ordine Nazionale dei Biologi. Il libro si colloca in una prospettiva storica per giungere ad un'analisi di eventi recenti ed è particolarmente attento alla vivace evoluzione in atto, fino alla stesura della nuova edizione.
Accanimento terapeutico, fecondazione artificiale, eutanasia, trapianti d'organi, clonazione, sviluppo sostenibile, organismi geneticamente modificati, diritti degli animali, ecologia... Sono solo alcuni dei numerosi argomenti che riempiono ogni giorno le pagine dei giornali e ci costringono a riflettere su questioni troppo delicate e complesse per trovare una risposta univoca.
Il volume illustra come ebraismo, cristianesimo e islam hanno cercato di rispondere al perenne interrogativo sull'esistenza della sofferenza, ricollegandosi al tema della libertà dell'uomo.
Coniugando il pensiero all'azione e andando alla radice di quanto viene concretamente realizzato per la persona morente, vengono offerte indicazioni su quello che oggi viene fatto in termini di assistenza medica, psico-sociale ed in senso lato esistenziale per chi soffre al di là di ogni ragionevole possibilità di guarigione ma non di speranza
Il libro si articola in due parti: nella prima vengono presentati e discussi i principali temi riguardanti l'origine e il significato della bioetica, si valuta la questione del rapporto tra "bioetica laica" e "bioetica religiosa", tra progresso scientifico e riflessione morale (esaminando le figure del pluralismo e del non cognitivismo etico), si delinea l'ampio dibattito che si sta svolgendo intorno alla nozione di persona. Nella seconda parte si affrontano questioni particolari, dalla fecondazione in vitro all'eutanasia.
Un tempo rappresentata come l'inesorabile mietitrice, oggi la morte, grazie ai progressi della medicina e della società, sopraggiunge quando siamo sempre più avanti negli anni. Questa circostanza ha cambiato il nostro punto di vista e così abbiamo scoperto che essa è sempre meno un imprevisto, quanto piuttosto una componente della vita stessa. Di conseguenza, i diritti e le libertà riconosciute ai vivi si devono estendere anche al loro trapasso.
Giornali e televisione ci parlano quotidianamente di guerre ingiuste e di delitti efferati, di emergenze sanitarie e di degrado ambientale, di encefalopatia spongiforme bovina e di OGM. Di fronte a tutte queste cose, che spesso sfuggono alla nostra comprensione, ci sembra di non poter far nulla. In più non ci rimane molto tempo per riflettere, presi come siamo dai ritmi del nostro lavoro: il mercato ci impone di correre sempre più in fretta, di essere efficienti e produttivi, di guadagnare sempre di più per mantenere un adeguato tenore di vita.