Secondo un'indagine effettuata dai medici di famiglia e dal Dipartimento di Cure primarie dell’Asl 105 di Bologna, è emerso che i medici di medicina generale risultano essere in teoria pronti a farsi carico delle cure palliative.
Il 20 e il 21 settembre 2013 il Gruppo di professionisti di varie discipline sanitarie, già noto come “Gruppo di Pontignano” (dal nome della località in cui si sono tenuti i precedenti seminari promossi dalla Commissione Regionale di Bioetica della Toscana) , sulla base delle esperienze maturate e del cambiamento del fenomeno relativo all’aumento delle patologie croniche non oncologiche e della necessità di contribuire al miglioramento delle competenze relazionali sia degli operatori nell’ambito delle cure palliative sia di quelli che lavorano nelle RSA a contatto con la popol
Segnaliamo il dibattito che si sta svolgendo, dai primi giorni di settembre fino ad oggi, sulle pagine de La Repubblica e che affronta il tema dell'umanità del medico all'interno degli ambienti di cura. Vogliamo evidenziare in particolar modo le risposte del Dott. Andrea Lopes Pegna e di Corrado Augias, in risposta alla lettera che ha scatenato la discussione.
Gli Stati devono predisporre politiche sanitarie orientate a una gestione delle cure palliative efficace per i pazienti e per le loro famiglie ma al tempo stesso sostenibile in termini economici. E' la priorità emersa nel corso dell'apertura del congresso internazionale «The Dignity of Life until the Last Breath. Innovative models in cancer palliative care», organizzato a Bologna dalla Fondazione Ant Italia Onlus, fino a sabato 14 settembre.
Non più soli nel dolore: questo il titolo della nuova campagna di comunicazione sulle cure palliative e la terapia del dolore lanciata dal Ministero della Salute.
Vogliamo segnalare il 4° Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici che analizza tale argomento sotto diversi punti di vista, prendendo in esame non solo l'assistenza, ma anche il malato, la dimenzione sovranazionale che oggi rappresenta la lotta contro il cancro, il rapporto delle varie figure coinvolte all'interno del "mondo malattia" e anche quello delle istituzioni.
Vogliamo segnalarvi l'articolo di Vera Schiavazzi, che sulle pagine de La Repubblica racconta l'ultimo periodo di vita di suo padre.
La Fnomceo, federazione nazionale degli ordini dei medici, da mesi si sta occupando dell'aggiornamento del codice deontologico con una revisione di alcune sue parti ed un restyling semantico rispetto alla versione del 2006. Nella nuova bozza, che sarà esaminata a settembre e che dovrebbe essere approvata entro l'autunno, il termine "paziente" verrà sostituito da "persona assistita".
A 4 anni dalla decisione della Commissione Regionale di Bioetica della Toscana e della Direttiva dell'Assessore di allora, Rossi, che ha reso accessibili i Reparti di Terapia Intensiva ai familiari del paziente, anche il
Comitato Nazionale di Bioetica si pronuncia a favore di tale scelta.
Il Ministero della Salute ha reso pubblici i contenuti del Rapporto annuale sullo stato di attuazione delle legge 38/2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore. In 20 giugno scorso infatti il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha inviato al Parlamento: "Il nostro Paese ha intrapreso un percorso virtuoso in materia di cure palliative e terapia del dolore" - sottolinea una nota della Salute - "ma è ancora molto lunga la strada da percorrere per il pieno raggiungimento degli obiettivi, pecialmente nell'assistenza al paziente in età pediatrica".