Dopo aver perso il marito compositore e la figlia in un incidente stradale, Julie decide di chiudersi in una solitudine totale, nascondendosi dietro uno pseudonimo ed andando a vivere in un anonimo appartamento di Parigi. Ma la sua decisione di condurre una non-vita sarà messa alla prova prima dalla nuova vicina di casa, poi dall’assistente del marito.
La morte del figlio diciottenne, investito da un’auto mentre cercava di ottenere l’autografo di un’attrice, spinge Manuela a lasciare Madrid per Barcellona sulle tracce del padre del giovane, che nel frattempo ha cambiato sesso.
La misera pensione statale di cui dispone, non permette ad Umberto Domenico Ferrari di mantenere se stesso ed suo cagnolino. Assillato dai debiti verso la padrona di casa, e incapace di chiedere l’elemosina, Umberto tenta di suicidarsi buttandosi sotto un treno.
La regista cerca di ricostruire la vita e la personalità della madre, morta suicida nel 1972 quando lei aveva 7 anni, montando i filmini amatoriali girati in super8 nel corso di trent'anni dal nonno, l’editore milanese Ulrico Hoepli, insieme ai diari e ai dischi preferiti della donna.
Guido trascorre un periodo di riposo in una stazione climatica di cura. La forzata pausa si risolve in una specie di bilancio generale della sua esistenza basato su rapporti con personaggi reali, fantasticherie, ricordi, sogni, paure, che si inseriscono all'improvviso negli avvenimenti concreti delle sue giornate e delle sue notti.