Per Baudrillard il valore di scambio simbolico è la fine dell'economia poiché viene dissolto l'oggetto concreto dello scambio. Ed è quindi anche la fine del marxismo. Baudrillard sposta la nozione di iperrealismo sul piano economico-sociale. Scompaiono le opposizioni tra verità e inganno, vita quotidiana e spettacolo. Il reale e la propria immagine si assomigliano perfettamente, sono una cosa sola. A esso si collega il simulacro.
Nell'epoca in cui i festival di filosofìa riscuotono il successo dei grandi concerti rock, si può forse cominciare a dire che la filosofia è aperta a tutti quelli che hanno voglia di sperimentarla, non solo agli specialisti. La filosofia discute di temi e problemi che riguardano tutti. Che cosa è giusto o sbagliato? Come si conduce un ragionamento corretto? Che cosa conosciamo? Si tratta allora di capire come entrare nel mondo della filosofia. Come imparare le regole del gioco.
L'uso crescente delle tecniche che consentono di osservare le aree cerebrali attivate durante un particolare compito (PET, fMRI) sta cambiando lo studio della fisiologia alla base delle emozioni e dei comportamenti. Una cosa è essere convinti intellettualmente che la tendenza all'altruismo abbia un fondamento neurologico, un'altra è vedere le aree colorate della PET. Così è nata la neuroetica, un nuovo ambito della ricerca caratterizzato da rilevanti implicazioni per quanto riguarda le prospettive etiche, la giustizia, la conoscenza della persona.
Davanti alla famiglia riunita per la cena, passano sullo schermo della tv immagini di guerra, fame, calamità. Che fare di questo fatto sociale? In un mondo dove i media occupano una posizione dominante, è proprio la dimensione della distanza quella che determina i modi del nostro farci carico del dolore altrui. Il libro affronta tale questione definendo le forme e le modalità di gestione della pietà, fino a mettere in questione il tipo di intervento umanitario che occupa oggi le scene della politica internazionale.
Spesso al centro del dibattito pubblico, temi come la riflessione sul confine tra vita e morte, sulla libertà dell'individuo di fronte al termine della vita, vengono affrontati nel saggio "Il dolore e la politica", che offre al pubblico italiano un contributo importante, quello della voce dei medici. Il volume presenta una ricerca nazionale sul parere della classe medica nei confronti del testamento biologico.
La parola placebo è confezionata con una sostanza che non ha alcun effetto curativo né alcun effetto nocivo. Nella medicina moderna questa pillola fa parte delle ricerche cliniche sull'efficacia reale dei farmaci che vengono proposti dai laboratori dove si sintetizzano chimicamente molecole nuove. Si vuole eliminare in tal modo la componente emotiva, psichica, legata nel terapeuta al desiderio di vedere dei successi e nel paziente ad un parallelo desiderio di ricevere una sostanza finalmente capace di alleviare le sue sofferenze.