La Conferenza Stato-Regioni ha approvato l’Accordo sull’individuazione delle figure professionali competenti a operare nelle cure palliative, che definisce in modo chiaro e puntuale aspetti fondamentali del percorso di applicazione di quanto previsto dalla Legge 38.
Dal Northern General Hospital di Sheffield arriva una storia di direttive anticipate di trattamento. La Court of Protection, infatti, ha preso in considerazione la richiesta della compagna di un uomo in stato vegetative persitente ed irreversibile, ricoverato presso la struttura, di interrompere i trattamenti di sostegno vitale. Pur rinviando la decisione ad un momento successivo al deposito di esami clinici più dettagliati, il giudice ha ricostruito – attraverso le testimonianze delle persone più vicine al paziente – le sue volontà.
Il 6 giugno 2014 si è tenuto a Empoli il seminario Storia di Eluana Englaro: per non fare confusione fra autodeterminazione terapeutica ed eutanasia. Di seguito riportiamo alcuni degli atti presentati.
Mercoledì 10 e giovedì 11 settembre 2014 dalle ere 9.00 alle ore 18.00 presso la sede di FILE in Via San Niccolò, 1 a Firenze si terrà il seminario "Di fronte alla perdita di un genitore: come aiutare studenti e famiglie."
A seguito della pubblicazione del nuovo Codice deontologico dei medici italiani, che cerca di fare un po' di chiarezza in merito al comportamento dei professionisti sanitari sul campo, stanno nascendo una serie di riflessioni a tal proposito, una di queste riguarda appunto il rapporto esistente tra medici e cittadini.
E’ stato pubblicato il nuovo Codice deontologico dei medici italiani, che porta chiarezza nelle regole che sovrintendono al comportamento dei medici e a cui questi dovranno attenersi. A proposito della questione centrale: quale deve essere la relazione di un buon medico nei confronti del malato? In base a quali criteri deve prendere le decisioni cliniche? Sembra cancellato il valore dell'autonomia della persona assisitita. Segnaliamo quindi il commento ironico di Sandro Spinsanti in merito.
La medicina narrativa se integrata con la medicina basata sulle evidenze, può dare un vero e proprio contributo in merito alle decisioni clinico-assistenziali, affinchè queste risultino essere più complete, personalizzate, efficaci e appropriate. A riguardo ne sono convinti gli esperti che l'11 e il 12 giugno si sono riuniti in occasione della prima Consensus Conference sulle "Linee di indirizzo per l'utilizzo della medicina narrativa in ambito clinico-assistenziale, per le malattie rare e cronico-degenerative" promossa dall'Istituto Superiore di Sanità.
"Abbiamo il diritto di vivere. Ma anche quello di morire con dignità" con queste parole Guglielmo Pepe apre una riflessione in merito alle scelte di vita e fine vita.
Pubblichiamo il racconto/testimonianza di Giuseppe Mori, infermiere che presta la sua opera da molti e anni e che ha deciso di condividere con Laborcare una riflessione in merito al suo lavoro.
Ieri su Sanità Il Sole 24 Ore è stata pubblicata la notizia relativa all'approvazione, da parte della commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, del testo sulla donazione del corpo post mortem e di utilizzo dei cadaveri a fini di studio, di ricerca scientifica e di formazione.