Dopo lo straziante e dolcissimo "Tutti i bambini tranne uno", Philippe Forest continua nella sua scrittura dell'indicibile. Se il primo era un romanzo sull'amore paterno, "Per tutta la notte" è un romanzo sull'amore coniugale. La protagonista è una giovane donna che deve confrontarsi con la perdita della sua bambina. Anche di fronte al dolore e all'impossibilità di trovare risposte, Forest riesce ad avvicinare la realtà con sguardo lucido e con una scrittura che restituisce un nome ai sentimenti e alle cose.
Anthony ha 14 anni quando decide di raccontare la sua terribile esperienza. Cresciuto in una famiglia all'apparenza normale, ma che lo costringeva a subire indicibili violenze, a 11 anni si rivolge al telefono azzurro americano e trova i suoi salvatori: i due assistenti sociali che lo soccorrono si innamorano, si sposano e lo adottano. Una storia a lieto fine? No, perché su di lui si abbatte un'altra sventura: l'AIDS. Oggi Anthony non c'è più, ma ha lasciato queste pagine sconvolgenti.
Hannah muore nel 1994, un anno dopo che le è stato diagnosticato il cancro, all'età di quattro anni. Durante questo periodo Hannah affronta la morte imminente senza paura ma soprattutto vive la vita che le resta con una dose irreprimibile di gioia. La cronaca di quest'ultimo anno fatta dalla madre è struggente e insieme piena di speranza. "Il regalo di Hannah" porterà conforto a tutti coloro toccati da una perdita e rinnoverà la fiducia nel potere dell'amore.
24 settembre 2000: Vincent Humbert, diciannove anni, ha un terribile incidente stradale che, dopo nove mesi di coma, lo lascia tetraplegico, muto e quasi cieco, ma drammaticamente lucido. Novembre 2002: in preda a continue, indicibile sofferenze, Vincent detta a un'infermiera una lettera aperta per Chirac, in cui manifesta pubblicamente la volontà di morire. Ma Chirac non può aiutarlo, anzi, lo incita a vivere. 24 settembre 2003: nel terzo anniversario dell'incidente, Marie, la madre di Vincent, gli inietta una dose letale di barbiturici, come avevano precedentemente concordato.
La scelta più normale del mondo, un figlio che vuole accudire la mamma malata, e la accoglie nella sua famiglia. Orazio, Maririna, e i figli Silvia, Maddalena, Judith e Francesco, alle prese con nonna Antonia, malata di mente, offrono un racconto "utilizzabile" da tutti quelli che vivono un'esperienza analoga e vogliano riflettere su di essa. La decisione "naturale" di sottrarre una persona alla solitudine e all'abbandono per riempire di affetto e premure le ultime briciole di vita è una decisione carica di conseguenze che la famiglia affronta contando solo sulle proprie forze.
Questo libro intende far riflettere sulla questione del razzismo attraverso la narrazione di episodi quotidiani che spesso conosciamo ma che altrettanto spesso ci ostiniamo a non prendere sul serio.