Da un trauma emotivo (la morte di cancro del padre) Marco Marzano ha tratto la forza per riconoscersi ricercatore sociale e per indagare su un fenomeno così difficile da osservare come il morire. Il volume presenta i risultati di un'indagine empirica condotta tra le corsie, i day hospital e gli ambulatori di un grande ospedale dell'Italia settentrionale, raccogliendo centinaia di pagine di note, intervistando medici, infermieri, pazienti e loro familiari. Marzano è docente di Sociologia nella Facoltà di Lingue e letterature straniere all'Università di Bergamo.
Quale ruolo occupa l'opera di cura nell'agire infermieristico e nelle professioni sanitarie? La cura rappresenta un elemento essenziale della vita e nel lavoro di cura si incontra sempre un ""altro"". Prendersi cura dell'altro implica la capacità di essergli accanto. Ma chi è l'altro che incontro e scopro diverso da me? Perchè accoglierlo? Per dovere? Per etica professionale? Per educazione? Le emozioni ed i sentimenti rivestono un ruolo fondamentale nelle relazioni. Negarli o volerli nascondere non consente a coloro che si dedicano all'attività di cura di agire una buona cura.
Diritto di morire o libertà di vivere? Eutanasia o accanimento terapeutico? Autodeterminazione o alleanza? Il confronto serio e costruttivo con tutti i protagonisti del dibattito in corso passa da una condizione preliminare: intendersi sulle parole.
Un medico di successo, una bella famiglia, una forma fisica da far invidia. Nel febbraio del 2002 Mario Melazzini pensa di essere un uomo realizzato. Ma quando sale in bicicletta per il suo allenamento quotidiano capisce che qualcosa non va. Il piede sinistro non risponde, il corpo gli disubbidisce. Comincia così il calvario della malattia.
Immobilizzato da anni nel suo letto, incapace di respirare se non grazie a una macchina, nell'autunno 2006 Piergiorgio Welby - malato di distrofia muscolare progressiva - rende pubblica con un appello diretto al presidente della Repubblica la sua richiesta di essere lasciato morire. Il dottor Mario Riccio, anestesista di Cremona, si assume la responsabilità di fare come Welby chiede: dopo averlo sedato, lo distacca dal respiratore artificiale che lo tiene in vita.
Situazioni di stress emotivo e di disagio psichico sono di frequente riscontro nelle persone malate di cancro e rappresentano una reazione comprensibile e naturale di fronte ad un evento capace di destabilizzare a vari livelli l'individuo colpito e quanti appartengono alla sua rete sociale prossima. Con quali modalità è opportuno intervenire, dunque, per offrire a tutti i pazienti oncologici sul territorio nazionale la possibilità di aver uguale opportunità di ottenere un adeguato assessment dei loro disturbi e di accedere ad interventi di supporto psico-oncologico?
Convivere con le fragilità, le sfide e le emozioni di un adolescente non è facile: il genitore vive con apprensione questa particolare fase dello sviluppo della personalità del figlio, preoccupato per gli improvvisi sbalzi di umore, sorpreso dai repentini cambiamenti del corpo, a volte ferito dall'allontanamento affettivo del ragazzo.