“La consapevolezza del limite. Scelte di fine vita ed elaborazione del lutto, una risposta della comunità a sostegno della persona” è il titolo del ciclo di tre incontri sul territorio di Scandicci organizzati per sensibilizzare la comunità su temi difficili come le cure di fine vita, in tutta la loro complessità, la malattia grave e il sostegno al lutto nei confronti di coloro che hanno perso una persona cara.
Segnaliamo l'articolo uscito su "La Nazione" il 6 settembre 2015 nella rubrica “Affari di famiglia”. Attraverso la richiesta di aiuto di una madre che non sa come rispondere al figlio in merito alla morte del nonno, viene analizzato il rapporto che i bambini hanno con il lutto e di come gli appartenenti alla Fondazione File si impegnano nel far fronte a queste tematiche.
La terrificante notizia degli immigrati morti per asfissia nel camion posteggiato lungo l’autostrada che unisce Budapest a Vienna non lontano dal percorso di una ben più antica strada percorsa però in senso contrario dai barbari di tantissimi secoli fa, quella del Danubio, e il recente, quasi contemporaneo ritrovamento di altri immigrati morti per asfissia nella stiva del barcone soccorso dalla Poseidon della missione «Triton» nello stretto di Sicilia, mi hanno fatto pensare a tanti uomini e donne, nonché bambini, di fronte alla morte.
L'Associazione Italiana di Oncologia Medica ha promosso recentemente in Sicilia le Giornate dell'Etica, che hanno visto nascere la Carta Aiom, 16 punti per migliorare l’integrazione dell’etica nell’organizzazione del sistema sanitario. La carta sarà distribuita, nelle prossime settimane, in tutti gli ospedali italiani a disposizione dei cittadini.
Poter limitare la sofferenza fisica è un diritto riconosciuto dalla legge, ma solo il 18-19% degli italiani, conosce le terapie del dolore e le cure palliative, un numero fortemente in calo rispetto al 30% del 2012. Lo rivela un’indagine dell'associazione 'Vivere senza Dolore' condotta presso quindici ospedali italiani, sede di un ambulatorio di terapia del dolore ad alta specializzazione, dal 15 marzo al 16 maggio 2012.
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 150 del 1-7-2015 il decreto del 4 giugno 2015 del ministero della Salute su “Individuazione dei criteri per la certificazione della esperienza triennale nel campo delle cure palliative dei medici in servizio presso le reti dedicate alle cure palliative pubbliche o private accreditate, di cui alla legge 27 dicembre 2013, n. 147, comma 425”.
Nello 'storico' scompartimento radio della rubrica "L'Altro-Binario", Claudio Coppini, in compagnia della sua ospite, Mariella Orsi, prova a coinvolgere interattivamente gli ascoltatori dentro a la storia del libro Si può, un racconto che a tratti appare impossibile e incredibile, ma che parla a ciascuno e riguarda tutti.
L'Aaroi-Emac, la Siared, la Siaarti e la Siaatio in una lettera inviata al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, al Sottosegretario alla Salute Vito De Filippo e al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Sergio Chiamparino parlano delle anestesie generali dicendo: Non chiamatele "sedazioni". Le operazioni mediche considerate "a bassa complessità" e/o "a bassa invasività", come per esempio le procedure di procreazione medicalmente assistita, le attività endoscopiche o radiologiche, svolte in locali non classificati come "sale operatorie", prevedono un atto anestesiologico a tutti gli effetti che, in quanto tale, deve rispondere a tutti i requisiti di sicurezza previsti. Più corretto quindi chiamarle con il loro nome, "anestesie generali", e non per un semplice motivo di lessico.
Il 26 e 27 giugno a Palazzo Corsini a Firenze si è tenuto un workshop dove sono stati presi in esame alcuni argomenti come superare la strutturazione inadeguata della rete delle cure palliative, eliminare la diseguaglianze sull'intero territorio nazionale, creare un dialogo permanente con i cittadini per gestire in maniera appropriata il dolore.
E' stato pubblicato il 28 maggio 2015, dopo l'approvazione del Comitato Nazionale per la Bioetica il parere “Mobile-health e applicazioni per la salute: aspetti bioetici”. Il testo redatto da Laura Palazzani, vicepresidente del Cnb, analizza gli aspetti bioetici della mobile-health e delle applicazioni per la salute.