La strada verso l'approvazione del ddl sul biotestamento sembra allungarsi sempre di più. Il provvedimento è presente nell'ordine del giorno dell'aula della Camera, ma è all'ultimo punto e potrebbe slittare.
Il neurologo Gian Luigi Gigli sulle pagine de L'Avvenire esprime la sua opinione sul software realizzato da alcuni ricercatori della Pennsylvania per aiutare persone affetti da gravissime patologie respiratorie a compilare il proprio testamento biologico, in quanto questo strumento toglie qualcosa sia al paziente che al medico.
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In un’intervista apparsa ieri sul quotidiano Avvenire, il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, ha chiesto al Parlamento tempi rapidi per l’approvazione della legge sul testamento biologico sperando che l’iter “non si imbatta in ulteriori ostacoli, ottenendo piuttosto il consenso più largo da parte del Parlamento”.
Dopo le ultime polemiche legate all'inversione dell'ordine del giorno chiesto dall'Udc il 27 aprile scorso, la lettera scritta ai deputati del Pdl dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e la successiva brusca frenata della discussione dopo il voto della questione pregiudiziaria e della sospensiva, torna oggi in aula della Camera il disegno di legge sul testamento biologico. La discussione generale era stata avviata a Montecitorio il 7 e il 9 marzo 2011 e ora sembra arrivato il momento per l'assemblea di esaminare l'articolato del ddl Calabrò, approvato dal Senato il 26 marzo 2010, e dare il via libera alla legge. O almeno così si augura il relatore del testo alla Camera, Domenico Di Virgilio (Pdl), tenendo anche conto che sono oltre 2.500 gli emendamenti presentati dai gruppi parlamentari al ddl.
In occasione dell’imminente dibattito alla Camera dei Deputati sul fine vita, il portale della Fnomceo, rilancia il Rapporto Eurispes Italia 2011: “Cultura della salute e testamento biologico” uscito nel gennaio scorso. Dall’analisi risulta come il consenso degli italiani per una legge che disciplini il testamento biologico stia scendendo passando dall’81,4% nel 2010 al 77,2%, per l’anno in corso, con un calo quindi del 4,2%.
L'esponente di Fli e presidente della commissione Giustizia della Camera, in un intervento su "La Repubblica", non risparmia critiche al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervenuto recentemente in difesa del provvedimento sul testamento biologico.
Francesco D'agostino, sulle pagine di Avvenire in risposta alla lettera aperta che Umberto Veronesi ha pubblicato sul Corriere della Sera il 1° maggio in merito alla legge sul "fine vita"
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"Vogliamo garantire la libertà di scelta della persona e la dignità del fine vita per ciascuno" così parla il sindaco di Scandicci, Simone Gheri, dopo l’apertura definitiva al testamento biologico. Lo scorso 25 gennaio la maggioranza, seppur spaccata, aveva approvato la creazione di un Registro di comunicazione dei deposito dei testamenti biologici, o meglio la raccolta delle ultime volontà nel caso di stato vegetativo. Da ricordare che ancora non esiste una normativa nazionale e l’iscrizione, riservata ai soli maggiorenni residenti a Scandicci, serve a chiarire le volontà del cittadino nel caso non fosse più capace d’intendere e volere.
Su Quotidiano Sanità Livia Turco, ex ministro della Salute, risponde alle domande in merito alla legge sul testamento biologico.
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Segnaliamo l'articolo di Adraino Sofri in merito alla bagarre sul testamento biologico scatenatasi alla fine di aprile.