"Stati di negazione" indaga per la prima volta in profondità il modo in cui singole persone e intere comunità evitano di confrontarsi con realtà scomode e dolorose, mostrando come e perché si mettono in atto meccanismi di diniego consapevoli o inconsapevoli. La ricchissima mole di casi discussi consente di comprendere in tutta la sua complessità un fenomeno che nel mondo dell'informazione globale ha acquisito proporzioni inedite e preoccupanti.
Gli autori sono impegnati nella ricerca, nella formazione e sperimentazione di nuove metodologie con il gruppo "Disagio sociale e salute mentale" di Scienze dell'Educazione, Università di Verona. Il lavoro con le storie di vita ha origine all'interno di questa ricerca e il metodo oggi è da loro applicato nella clinica e nella formazione con gruppi singoli, sia nei servizi istituzionali che privati.
Il diario di una malattia non "combattuta", ma vissuta quasi come un viaggio all'interno del corpo, che cambia e fa cambiare l'immagine di sé, come momento della vita in cui riflettere e ricostruire, come un cammino nella consapevolezza, verso l'accettazione della malattia come parte di sé. Alla fine del percorso la propria esistenza ne esce ridefinita, con i limiti che la malattia e la cura impongono, ma con la certezza e il desiderio che la vita continui.